La pompa centrifuga a trascinamento magnetico è adatta a movimentare con una certa rapidità e continuità liquidi altamente corrosivi. Prima di sceglierla è però fondamentale valutare tutte le condizioni di esercizio:
- Fluido elaborato: una pompa centrifuga a trascinamento magnetico è una macchina ad alta prestazione ma piuttosto delicata. È necessario quindi che il liquido di lavoro abbia una viscosità bassa, al massimo fino a 200 cps (per la taglia maggiore). Viscosità maggiori richiederebbero forze magnetiche e quindi potenze molto superiori, quindi il rischio è che il liquido non venga movimentato affatto. È importante considerare anche un peso specifico massimo di 1,8 kg/L. Valori superiori affaticherebbero eccessivamente la girante e verrebbe compromesso il funzionamento del motore a causa di assorbimenti fuori range.
La girante chiusa non permette il passaggio di liquidi sporchi con solidi sospesi o fanghiglia che la intaserebbero, mentre polveri metalliche non sono compatibili con i magneti. - Temperatura: è possibile utilizzare le pompe centrifughe a trascinamento magnetico Fluimac in un range tra i -5°C e +65°C se realizzate in polipropilene, altrimenti in un range tra i -20°C e +95°C se la pompa centrifuga è realizzata in PVDF. L’importante è che il fluido rimanga sempre allo stato liquido e che la viscosità non superi i 200 cps (soprattutto a basse temperature).
- Condizioni di lavoro: ad ogni pompa centrifuga è associata una curva caratteristica specifica che riporta la prevalenza [m] che la macchina può raggiungere data una certa portata [m3/h]. Conoscere le condizioni del proprio impianto prima di scegliere una pompa centrifuga previene il rischio di performance inadeguate e il danneggiamento dell’impianto e della macchina.
- Configurazione: non sono pompe autoadescanti quindi vanno poste esternamente al serbatoio di prelievo, sotto il livello del pelo libero del fluido, con asse parallelo al suolo.